Buffy l'ammazzavampiri (titolo originale: Buffy the Vampire Slayer) è una serie televisiva appartenente al genere horror/azione basata sulla trama dell'omonimo film del 1992. La serie è stata creata da Joss Whedon, stesso autore del film; il titolo è spesso abbreviato in Buffy o BtVS. Negli Stati Uniti d'America la serie è stata trasmessa dal 10 marzo 1997 al 20 maggio 2003.
La serie narra di Buffy Anne Summers (Sarah Michelle Gellar), una semplice ragazza originaria di Los Angel, a cui è però affidato il ruolo di cacciatrice, prescelta quindi per lottare contro i vampiri, i demoni e le forze del male. Come le cacciatrici che l’hanno preceduta, Buffy è guidata da un Osservatore (watcher) che ha il compito di insegnarle a combattere e seguirla passo passo in quest'avventura destinata a durare tutta la sua vita. A differenza delle altre cacciatrici, però, Buffy ha a fianco i suoi fedeli amici, che formeranno con lei la Scooby Gang (slayerettes) assistendola e sostenendola nella sua lotta.
Negli Stati Uniti la serie ha mantenuto, durante gli anni di prima messa in onda, un pubblico che andava dai due e ai quattro milioni di spettatori per puntata,[1] tenendo testa agli show prodotti dagli altri quattro grandi network statunitensi: ABC, NBC, CBS e Fox,[2] che di fronte a loro era nuova e più piccola;[3] la serie ha infatti riscontrato un notevole successo, dando maggiore fama e prestigio alla Warner Bros., la casa produttrice. Quanto il 17 settembre 2006 il network della Warner Bros. ha chiuso i battenti, la serie Buffy è stata riconosciuta come la serie più memorabile trasmessa dall’emittente televisiva. Il merito è attribuito anche all'episodio pilota e allo spin-off Angel.
Storia [modifica]
Progetto e lungometraggio [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Buffy - L'ammazza vampiri (film).
Lo scrittore Joss Whedon, parlando della creazione della serie televisiva, rivela che Rhonda, la cameriera immortale era per lui la prima incarnazione del "concetto Buffy", la semplice idea di una donna qualunque che sembra essere del tutto insignificante, ma che in realtà si scopre essere straordinaria. Questo precoce e realizzabile progetto vedeva quindi al centro una donna determinata e sicura, che fosse considerata eroina e soddisfacesse l'orgoglio femminista."[4] Questa idea convinse facilmente i produttori della Warner Bros. che finanziarono la realizzazione della pellicola omonimo film, in cui ha il ruolo da protagonista Kristy Swanson. Il regista Fran Rubel Kuzui aveva concepito il film come una visione dei vampiri nella cultura pop degli anni novanta,[5] in disaccordo con Joss Whedon. L'industria cinematografica l'avevano annunciato come un grande successo e arrivò nelle sale americane il 31 luglio 1992. Le aspettative erano forse esagerate, ma di fatto il film fu ritenuto un flop. Ma la trama del film resta comunque il modello dell'omonimo telefilm che lo seguirà; le vicende del lungometraggio saranno infatti utilizzate nello sviluppo della trama della serie televisiva. Il film parla di Buffy Summers, tipica ragazza americana che rispecchia l'archetipo della cheerleader: bella, popolare, un po’ svampita, concentrata unicamente sulla moda e vicende amorose (questo ritratto sarà utilizzato allo stesso modo nel serial per la presentazione di Buffy prima che ricevesse la "chiamata"). Un giorno viene avvicinata da Merrick, un signore che si presenta come suo Osservatore e le annuncia il suo nuovo destino di Cacciatrice: in ogni generazione una ragazza viene prescelta per affrontare da sola i vampiri, i demoni e le forze dell'oscurità; dopo la morte dell'ultima ammazzavampiri, la nuova prescelta è Buffy (questo avvicendamento sarà la spiegazione del ruolo della cacciatrice anche nel telefilm).
Telefilm [modifica]
Alcuni anni più tardi, Gail Berman, un produttore esecutivo di Sandollar Productions, avvicinò Whedon sostenendolo nel progetto a cui stava lavorando: il suo concetto di Buffy in una serie televisiva.[6] Whedon ha raccontato: «Dissero, "Vuoi dar vita a uno show?" E pensai, "Userò come sfondo una scuola superiore, come in film horror"».[7] Decise inoltre che la metafora sarebbe stata il punto forte della serie e così il telefilm acquisì una struttura complessa e molteplici livelli di lettura. Sotto ai toni da commedia teen-horror si nasconde infatti un serial in grado di indagare intenzionalmente la complessità dei rapporti tra le persone e gli elementi fantastici e soprannaturali fungono da metafore attraverso cui vengono descritte condizioni dell'uomo quali la solitudine, il rimorso, il potere, l'amore, la depressione, l'odio[8] Tutto questo, unito ad un uso moderno del linguaggio televisivo, concretizzatosi nella argutezza dei dialoghi e negli innumerevoli riferimenti alla cultura pop, fa ritenere da alcuni che Buffy The Vampire Slayer sia una pietra miliare dell'intrattenimento seriale. Whedon così procedette alla scrittura di un filmato di 25 minuti[9] che fu presentato come episodio pilota a varie emittenti televisive, tra cui la Warner Bros. che infine la comprò. Quest'ultima promosse la messa in onda della premiere con un montaggio di alcune clips riguardo la storia di Buffy.
Messa in onda [modifica]
Così negli Stati Uniti il 10 marzo 1997 decolla il telefilm che durerà fino al 20 maggio 2003. Dapprima la serie viene messa in onda dal network della Warner Bros, poi, una volta trasmesse le prime cinque stagioni, viene trasferita su United Paramount Network (UPN) per le ultime due stagioni. In Italia si è dovuti invece aspettare fino all'11 giugno 2000, quando fu lanciato il primo episodio su Italia 1, dove verranno trasmesse tutte le sette stagioni. La serie terminò il 1° febbraio 2005. In Italia Buffy, nonostante il successo negli Stati Uniti, Francia e Germania, ha però subito la sorte di molti altri telefilm con tagli, adattamenti approssimativi e orari di trasmissione poco appetibili.
Termine della serie [modifica]
Durante la messa in onda della settima stagione in America, Sarah Michelle Gellar annunciò a Entertainment Weekly che non era intenzionata a sottoscrivere il contratto per la partecipazione a una ottava stagione, «[Quando] iniziammo ad avere un duro anno, quest'anno, pensai: "così è come voglio riuscire, al top, al nostro meglio"».[10] Whedon e UPN parlarono di considerare potenziali serie spin-off che non avessero richiesto la partecipazione di Sarah, inclusa una mormorata serie su Faith, ma a niente di questo fu prestata ulteriore attenzione.
Il programma, pur riscontrando modesti consensi dalla critica, a causa di temi di fondo inattendibili (vampiri, demoni e altre creature soprannaturali), nel corso delle stagioni si è formato un seguito di appassionati tenaci e competenti che gli hanno consegnato lo status di fenomeno cult, prima in America e poi in Europa.
Ora questa famosa serie televisive è entrata da poco anche nelle università di un po' tutto il mondo, per la sua capacità di affrontare temi come l'omosessualità, soprattutto femminile, il sesso e la psiche umana in generale.[citazione necessaria]
Produttori esecutivi [modifica]
A Joss Whedon fu attribuita la parte di produttore esecutivo per tutta la durata del telefilm, ma fu anche show runner delle prime cinque stagioni della serie, dal 1997 al 2001, un ruolo che lo vede scrittore di testa e responsabile per ogni aspetto della produzione. Quest'incarico viene poi assegnato a Marti Noxon per la produzione delle ultime due serie, dal 2001 al 2003. Joss Whedon si occupò però della direzione e della sceneggiatura della serie, accanto alla lavorazione su Fray, Angel e Firefly. Rubel Kuzui e suo marito, Kaz Kuzui, sono ricunosciuti come produttori esecutivi,[11] ma non sono stati direttamente coinvolti nello spettacolo; infatti il loro credito, i diritti e il franchising sono loro attribuiti per il finanziamento del progetto, la produzione del telefilm, e la direzione del film di Buffy nella versione originale.[12].
Joss whedon, il creatore, sceneggiatore e produttore esecutivo di Buffy
Sceneggiatori [modifica]
La sceneggiatura fu affidata a Mutant Enemy, una società di produzione cinematografica fondata da Whedon nel 1997. I maggiori meriti per le sceneggiature sono riconosciuti a Steven S. DeKnight, Jane Espenson, David Fury, Drew Goddard, Drew Greenberg, Rebecca Rand Kirshner, Marti Noxon e Doug Petrie. Jane Espenson spiegò come avvenne la scrittura delle sceneggiature.[13]: in primo luogo, gli scrittori parlarono dei problemi emotivi che Buffy Summers è costretta ad affrontare per via del suo ruolo di Cacciatrice e come lei riesce a superarli. Poi ciò che ne scaturiva veniva articolato e "spezzettato" in atti e scene. Le pause tra una scena e l'altra furono concepite per intrigare lo spettatore, in modo che questi seguisse l'avvicendamento che riprendeva nell'episodio successivo. Gli scrittori compilarono collettivamente le scene tra cui intercorrono queste pause, arricchendo la trama che ne riusciva. La mappatura dei loro progressi veniva segnata su una lavagna bianca con descrizioni di ogni scena. Una volta realizzata lo spezzone, veniva affidato ad un autore lo schema per l'episodio, che poi veniva controllato da Whedon o Noxon. Lo scrittore procedeva allora alla scrittura dell'intera sceneggiatura, che, passando attraverso una serie di bozze, veniva velocemente riscritta dallo show writer e il testo veniva poi utilizzato per il lancio della puntata.
Cast artistico [modifica]
Interpreti e personaggi principali [modifica]
Qui di seguito gli unici quattro attori che hanno preso parte, più o meno regolarmente, a tutte le stagioni della serie:
Sarah Michelle Gellar - Buffy Anne Summers doppiato da Barbara De Bortoli
Nicholas Brendon - Xander Harris doppiato da Niseem Onorato e Christian Iansante
Alyson Hannigan - Willow Rosenberg doppiato da Myriam Catania e Emanuela D'Amico
Anthony Stewart Head - Rupert Giles doppiato da Stefano Benassi
Interpreti e personaggi secondari [modifica]
Qui di seguito gli attori e i loro personaggi, già presenti nella sigla, che non hanno preso parte alla serie intera:
Emma Caulfield - Anya Jenkins (stagioni 3-7) doppiato da Laura Latini e Ilaria Latini
James Marsters - Spike (stagioni 2-7) doppiato da Giorgio Borghetti e Fabio Boccanera
Charisma Carpenter - Cordelia Chase (stagioni 1-3) doppiato da Francesca Fiorentini
David Boreanaz - Angel (stagioni 1-5, 7) doppiato da Francesco Bulckaen
Amber Benson - Tara Maclay (stagioni 4-6) doppiato da Sabrina Duranti e Georgia Lepore
Michelle Trachtenberg - Dawn Summers (stagioni 5-7) doppiato da Emanuela D'Amico e Georgia Lepore
Marc Blucas - Riley Finn (stagioni 4-6) doppiato da Nanni Baldini
Seth Green - Daniel "Oz" Osbourne (stagioni 2-4) doppiato da Davide Lepore
Interpreti e personaggi ricorrenti [modifica]
James Leary, Adam Busch, Iyari Limon, Danny Strong e Tom Lenk al Moonlight Rising nel 2004 per il ritrovo dei fan.Qui di seguito gli attori e i personaggi interpretati che hanno preso parte alla serie comparendo solo in alcuni episodi oppure in ruoli secondari:
Eliza Dushku - Faith Lehane (stagioni 3-4, 7) doppiato da Giuppy Izzo e Federica De Bortoli
Juliet Landau - Drusilla (stagioni 2, 5, 7) doppiato da Claudia Catani e Laura Boccanera
Kristine Sutherland - Joyce Summers (stagioni 1-5, 7) doppiato da Chiara Salerno
Julie Benz - Darla (stagioni 1-2) doppiato da Claudia Catani, Barbara Castracane e Francesca Guadagno
Mercedes McNab - Harmony Kendall (stagioni 1-5) doppiato da Claudia Pittelli
Robia LaMorte - Jenny Calendar (stagioni 1-3) doppiato da Giuppy Izzo
Armin Shimerman - Il Preside Snyder (stagioni 1-4) doppiato da Giovanni Petrucci
Adam Bush - Warren Mears (stagioni 5-7) doppiato da Corrado Conforti, Francesco Venditti e Stefano Crescentini
Alexis Denisof - Wesley Windham Pryce (stagione 3) doppiato da Vittorio Guerrieri
Mark Metcalf - Il Maestro (stagioni 1-3, 7) doppiato da Eugenio Marinelli e Romano Malaspina
Harry Groener - Il Sindaco Wilkins (stagioni 3, 7) doppiato da Fabrizio Pucci
George Hertzberg - Adam (stagioni 4, 7) doppiato da Ennio Coltorti
Clare Kramer - Glory (stagioni 5, 7) doppiato da Roberta Pellini
Nathan Fillion - Caleb (stagione 7) doppiato da Angelo Maggi
Danny Strong - Jonathan Levinson (stagioni 2-4,6-7) doppiato da Francesco Venditti, Stefano Crescentini e Davide Chevalier
Adam Busch - Warren Meers (stagioni 5-7) doppiato Corrado Conforti, Francesco Venditti e Stefano Crescentini
Tom Lenk - Andrew Wells (stagioni 6-7) doppiato da Marco Vivio e Davide Chevalier
Elizabeth Anne Allen - Amy Madison (stagioni 1-3, 6-7) doppiato da Claudia Pittelli
Iyari Limon - Kennedy (stagione 7) doppiato da Ilaria Latini
Bianca Lawson - Kendra (stagione 2) doppiato da Sabrina Duranti
Max Perlich - Cantastorie (stagione 2) doppiato da Franco Mannella
Richard Riehle - Merrick (stagione 2)
Doppiaggio [modifica]
Sono numerose le critiche che si possono rivolgere all'adattamento della serie alla lingua italiana. Nel doppiaggio infatti, il telefilm è stato spesso deprivato dei dialoghi brillanti che le danno rilievo. Si trovano battute svuotate della loro ilarità o addirittura vengono eliminate al passaggio in italiano. Il fenomeno è stato esteso anche alla traduzione dei titoli degli episodi.[14] Per "riappropiarsi" del significato di qualche doppio senso, battuta, alcuni riferimenti, esiste una rubrica del sito Buffymaniacs dedicata al discutibile adattamento italiano.
Struttura [modifica]
La trama di Buffy è raccontata sotto forma di fiction televisiva, dove ciascun episodio, in cui si sviluppa un intreccio indipendente, che nel complessivo articola una trama più grande. A sua volta la trama si divide in stagioni contraddistinte dall'apparizione e dall'eliminazione del grande antagonista in questione. La serie appartiene a diversi generi cinematografici, come horror, arti marziali, farsa, Screwball comedy, melodramma, romantico, musical (nella sola puntata "La vita è uno show").
Ispirazione e metafore [modifica]
Durante il primo anno di produzione del telefilm, Whedon descrisse la serie come "My So-Called Life che incontra X-Files".[15] My So-Called Life dava un simpatico ritratto delle ansie dei teen-ager; mentre The X-Files, in contrasto, ripercorreva la vita del mostro supernaturale della puntata. Accanto a queste due serie, Whedon cita come fonti d'ispirazione anche alcuni cult cinematografici come La notte della cometa[16] e svela di essersi appropriato di alcune caratteristiche di Kitty Pryde di X-Men per dare vita al personaggio di Buffy.[17] Gli autori della guida non ufficiale di Dusted svela che la serie è spesso una miscela di elementi di precenti romanzi horror, film, e brevi storie di mitologia e racconti folkloristici.[18] Lucy Nevitt and Andy William Smith hanno desctitto Buffy come una miscela di "Gotico post-moderno" (per approfondire si può accedere all'articolo originale solo in inglese).[19] Ad esempio, il personaggio di Adam si rifà al mostro di Frankenstein, l'episodio "Uova cattive" si rifà a L'invasione degli Ultracorpi, e così via.
Gli episodi di Buffy includono spesso un significato metaforico più profondo. Whedon spiegò, «Mentre scriviamo, pensiamo con attenzione a cosa cerchiamo di esprimere emozionalmente, politicamente, e perfino filosoficamente. A parte essere un fenomeno della pop-culture,è veramente qualcosa che è profondamente lavorato nell'aspetto testuale, episodio per episodio».[20] Rhonda V. Wilcox e David Lavery forniscono degli esempi in cui gli esseri demoniaci della serie incarnino le problematiche adolescenziali della vita reale: «Nel mondo di Buffy i problemi che affrontano i teen-ager diventano letteralmente mostri. Una madre che può assumere totalmente il controllo della vita di sua figlia ("La strega"), oppure un severo patrigno che rivelarsi veramente una macchina senza cuore ("Il fidanzato di mamma"), una giovane lesbica temere che la sua natura sia demoniaca ("La famiglia") o perfino una ragazza fare sesso col bel ragazzo che poi diventa un mostro ("Un attimo di felicità")».[21] Gli intrighi amorosi tra Buffy e il vampiro Angel sono tutti avvolti in metafore. Ad esempio, la notte di passione cosa al vampiro la sua anima. Sarah Michelle Gellar a questo proposito disse: «Questa è la metafora definitiva. Dormi con un ragazzo e lui si incattivisce contro di te».[22] La tematica femminista emerge in modo particolare nel lotta dei due personaggi più misogini della serie: Warren e Caleb, entrambi morti in maniera raccapricciante per mano delle eroine del telefilm.
Impatto Culturale [modifica]
Buffy ha avuto un impatto culturale sui media. Ha stimolato emittenti televisive alla produzione di nuovi telefilm, è stato citato in numerose occasioni e ha anche ispirato una sua parodia.
Episodi [modifica]
Sono state realizzate sette stagioni della serie, per un totale di 144 episodi.
Stagione Episodi Prima TV originale Prima TV Italia
Prima stagione 12 1997 2000
Seconda stagione 22 1997 – 1998 2000 – 2001
Terza stagione 22 1998 – 1999 2001 – 2002
Quarta stagione 22 1999 – 2000 2001 – 2004
Quinta stagione 22 2000 – 2001 2001 – 2003
Sesta stagione 22 2001 – 2002 2003
Settima stagione 22 2002 – 2003 2004 – 2005
Luoghi [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Sunnydale.
Per approfondire, vedi la voce Bocca dell'Inferno (Buffy l'ammazzavampiri).
Le vicende di Buffy si svolgono a Sunnydale, ovvero Torrance, una ridente cittadina californiana, che, secondo la fantasia degli autori del serial, è collocata la "Bocca dell'Inferno". Qui si trovano la casa di Buffy, a Revello Drive, il liceo di Sunnydale (in realtà la Torrance High School) e la Town Hall (nella terza stagione la residenza del Sindaco).
Colonne sonore [modifica]
Il telefilm di Buffy è caratterizzato da un mix di originale di indie, rock e musica pop. I compositori hanno trascorso circa sette giorni per arrangiare tra i quattordici e i trenta minuti di musica per episodio.[23] Christophe Beck ha rivelato che i compositori di Buffy si sono serviti di computer e sintetizzatori, limitandosi a registrare uno o due "veri" campioni, sebbene il loro obiettivo fosse produrre una colonna sonora che raggiungesse lo standard di un film.
La maggior parte degli episodi si rifà alla musica indie rock, generalmente suonata nel punto di ritrovo dei personaggi della serie, il Bronze. John King, supervisore della colonna sonora, ha spiegato che «a loro piace usare band poco note» che «credibilmente potrebbero suonare in quel locale».[23] Ad esempio, il gruppo fittizio dei Dingoes Ate My Baby è inscenato sullo schermo di fronte al gruppo Four Star Mary. Si è evitato di dare tanta presenta a canzoni pop di artisti famosi, ma negli episodi più in rilievo figurano artisti famosi come Sarah McLachlan, Blink 182, Tianmu Ciechi, Aimee Mann (che ha avuto anche una linea di dialogo), Cibo Matto, e Michelle Branch . Alla popolarità delle canzoni utilizzate nella serie, sono state pubblicate alcune compilation di musica tratta dal telefilm.
▼ EspandiBuffy: The album
(uscito l'8 novembre 1999)
Buffy The Vampire Slayer Theme • Nerf Herder
Teenage FBI • Guided By Voices
Temptation Waits • Garbage
Strong • Velvet Chain
I Quit • Hepburn
Over my Head • Furslide
Lucky • Bif Naked
Keep Myself Awake • Black Lab
Virgin State of Mind • K's Choice
Already Met You • Superfine
The Devil You Know • Face To Face
Nothing But You • Kim Ferron
It Doesn't Matter • Alison Krauss & Union Station
Wild Horses • The Sunday's
Pain • Four Star Mary
Charge • Splendid
Transylvanian Concubine • Rasputina
Close Your Eyes (Buffy/Angel Theme) • Christophe Beck
▼ EspandiBuffy: "Once more, with feeling"
Le canzoni dell'omonima puntata della sesta stagione: uscito il 28 ottobre 2002
Overture / Going Through The Motions
I've Got A Theory / Bunnies / If We're Together
The Mustard
Under Your Spell
I'll Never Tell
The Parking Ticket
Rest In Peace
Dawn's Lament
Dawn's Ballet
What You Feel
Standing
Under Your Spell / Standing - Reprise
Walk Through The Fire
Something To Sing About
What You Feel - Reprise
Where Do We Go From Here?
Coda
End Credits (Broom Dance/Grr Arrgh)
Main Title
Suite from "Restless" • Christophe Beck
Suite From "Hush" • Christophe Beck
Sacrifice (from "The Gift") • Christophe Beck
Something To Sing About (Demo) • Kai Cole & Joss Whedon
▼ EspandiBuffy: "Radio Sunnydale"
(versione per il Regno Unito: uscito il 30 settembre 2003)
Buffy Main Title Theme • The Breeders
Bohemian Like You • The Dandy Warhols
Everybody Got Their Something • Nikka Costa
Dead Guys With Bombs • Christophe Beck
Key • devics
Sound Of The Revolution • Lunatic Calm
Ballad For Dead Friends • Dashboard Prophets
Blue • Angie Hart
Pavlov's Bell • Aimee Mann
That Kind Of Love • Alison Krauss
Sink Or Float • Aberdeen
Still Life • Patty Medina
Blackcat Bone • Laika
Just As Nice • Man Of The Year
I Can't Take My Eyes Off You • Melanie Doane
Keeps Shining On Me • Fonda
Runaway • Halo Friendlies
Summerbreeze • Emiliana Torrini
Sugar Water • Cibo Matto
The Final Fight (Original Score) • Rob Duncan
Buffy Theme • Nerf Herder
▼ EspandiBuffy: "Radio Sunnydale"
(La versione per gli Stati Uniti: uscita il 20 ottobre 2003)
Buffy Main Title Theme • The Breeders
Goodbye to You (Bronze Mix) • Michelle Branch
Bohemian Like You • Dandy Warhols
There's No Other Way • Blur
Can't Take My Eyes Off You • Melanie Doane
Sound of the Revolution • Lunatic Calm
Out of This World • Bush Dead
Pavlov's Bell • Aimee Mann
Stop Thinking About It • Joey Ramone
Key • Devics
Ballad for Dead Friends • Dashboard Prophets
ORIGINAL SCORE • Rob Duncan
DVD e pubblicazioni correlate [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Buffy l'ammazzavampiri DVD.
Successivamente alla messa in onda della serie televisiva, sono state rilasciate tutte le sette stagioni in dvd in diverse edizioni.
Prima edizione, ormai fuori produzione, comprendeva la prima stagione (in 1 cofanetto contenente 3 amaray da 1 DVD ciascuno), la terza stagione (in due cofanetti rigidi contenenti 3 amary con 1 DVD ciascuno) e le stagioni 2,4,5,6 e 7 (in due cofanetti morbidi, digipack, con 3 DVD ciascuno).
Seconda edizione "RESTAGE", comprendente la prima stagione, in un unico grande amaray contenente 3 DVD; le stagioni 2,3,4,5,6 e 7, in un unico grande amaray contenente 6 DVD).
Terza edizione in DVD singoli, comprendente tutte le stagioni, in particolare le prime quattro, disponibili anche in DVD venduti singolarmente e separatamente.
Quarta edizione, tramite TV Sorrisi e Canzoni, comprendente le prime cinque stagioni, vendute in allegato con la rivista in DVD singoli slim (3 per la stagione 1 e 6 per le restanti).
Quinta edizione limitata "MonsterBox" (solo 500 pezzi), rilasciata il 2 aprile 2006, contenente le 7 stagioni in versione Restage. Non ci sono nuovi extra inclusi.
La serie è stata di spunto anche per la realizzazione di alcuni romanzi e saggi, che trattano ampiamente i contenuti del telefilm. Alcuni dei romanzi sono stati tradotti in lingua italiana:
Richie Tankersley Cusick. Buffy - Benvenuti a Sunnydale. 2000.
Christopher Golden e Nancy Holder. Buffy- Il ballo di Halloween. 2000.
Chiara Poli. Ammazzavampiri. La prima guida italiana al serial TV Buffy . Bergamo – Pisa, Edizioni di Cineforum – Edizioni ETS, 2003. ISBN 9788846708717.
Barbara Maio. Buffy, The Vampire Slayer. Roma, Arachne Editrice, 2004. ISBN 88-7999-892-7.
Barbara Maio. Buffy, The Vampire Slayer - Legittimare la cacciatrice. Roma, Bulzoni Editore, 2007. ISBN 8878702560
Spin off [modifica]
Angel [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Angel (serie televisiva).
Lo spin-off Angel è stato lanciato nell'ottobre del 1999, in contemporanea all'inizio della quarta stagione di Buffy. La serie è stata creata dello stesso autore del telefilm di Buffy: Joss Whedon. Per la realizzazione ha collaborato con David Greenwalt. La società di produzione è Mutant Enemy, come per Buffy.
Continuazioni della serie [modifica]
Nel "Paley Festival" del 2008, Joss Whedon ha osservato che sarebbe stato entusiasta nel riunire il cast della serie per continuare la storia in forma di un film o di un altro show. Tutti partecipanti del Festival, a cui hanno presieduto i principali componenti del cast del telefilm, sono rimasti eccitati dall'idea.
"In tale nota, Joss disse che il personaggio di Oz sicuramente apparirà nei progetti avvenire, mentre per quel che riguarda il futuro del fumetto su cui ora si sta concentrando la produzione, Joss sarebbe volentieri disposto a gettare tutto all'aria, se fosse possibile la riconciliazione del cast in un altro show o film. Tutto il cast gioì all'idea di ciò.[24]
Sarah Michelle Gellar ha però garantito la sua disponibilità a seconda di un'accettabile riuscita dello script per l'eventuale film.[25]
La serie ha avuto anche una continuazione fumettistica, con un'ottava stagione pubblicata dalla Dark Horse Comics, scritta dallo stesso Whedon e da altri autori.
Fumetti [modifica]
Per approfondire, vedi le voci Buffy l'ammazzavampiri (fumetto) e Buffy l'ammazzavampiri - ottava stagione.
Al personaggio sono state dedicate numerose collane a fumetti, più o meno inserite nella continuity della serie televisiva e opera di diversi autori, fra cui lo stesso Whedon. Un caso particolare è la suddetta "ottava stagione" che prosegue la storia di Buffy al di fuori della televisione, pubblicata dalla Dark Horse dal 14 marzo 2007. La produzione è sempre affidata a Whedon, che è anche autore del primo arco narrativo della serie: The Long Way Home (La lunga strada verso casa).
Progetti incompiuti [modifica]
La popolarità di Buffy e Angel ha portato a numerosi tentativi di lanciare altre produzioni sull'universo Buffy. Tali progetti restano però tuttora irrealizzati. Nel 2002, si è parlato di due potenziali spin-off: la serie animata di Buffy e Ripper.
Riguardo il progetto della serie animata, Whedon e Jeph Loeb dovevano essere i produttori esecutivi, e la maggior parte del cast di Buffy ritornare come doppiatori dei personaggi animati corrispondenti. La 20th Century Fox si mostrò interessata allo sviluppo e la vendita dello show a un'altra rete televisiva. Nel 2004 si completò una puntata pilota come presentazione del progetto, ma questo non è mai stato sviluppato. Whedon ha rivelato all'Hollywood Reporter: «Semplicemente non siamo riusciti a trovargli una sistemazione. Abbiamo ricevuto sei o sette sceneggiature esilaranti dal nostro staff, ma nessuno li volle».[26] Né l'episodio pilota né gli script sono stati visti al di fuori del settore cinematografico.
Ripper è stato originariamente proposto come spettacolo televisivo basato sul personaggio di Rupert Giles, interpretato da Anthony Stewart Head. Informazioni più recenti hanno suggerito che, se si fosse mai realizzato Ripper, sarebbe stato lanciato com film TV o un film in DVD.[27] Non si sentì parlare del progetto come serie televisiva fino al 2007, quando Joss Whedon s'era accordato per un speciale di 90 minuti su Ripper in onda sulla BBC, con la presenza di Anthony e della stessa BBC.
Nel 2003, un anno dopo la prima pubblica discussione sul duplice progetto, la serie televisiva di Buffy si stava avvicinando al termine. Jane Espenson, che collaborò ad Angel, assicurò che questa volta dei due possibili spin-off si discusse, «Penso che Marti e Joss parlarono di una scuola per Cacciatrici e Tim Minear di una Faith in sella ad una motocicletta. Suppongo ci fosse una sorta di avanti e indietro.[28] La Espenson rivelò che la scuola per Cacciatrici sarebbe servita all'addestramento per nuove e potenziali ammazzavampiri, che includesse Willow Rosenberg», ma Whedon non pensò che un tale spin-off avrebbe funzionato bene.[29]
L'invito per una serie TV sull'universo Buffy basata sul personaggio di Faith fu declinato da Eliza Dushku, l'attrice che lo interpretava, che aveva invece da poco concluso un accordo per la sua presenza in Tru Calling. Dushku ha spiegato a IGN: «Sarebbe stata una cosa veramente difficile da fare, non che non volessi accettare la sfida, ma avendo Buffy come vicino predecessore, il vuoto da colmare sarebbe stato troppo grande».[30] Tim Minear spiegò alcune delle idee alla base della serie interrotta: «Lo show fondamentalmente avrà una Faith che incontra il Kung Fu. Questa Faith avrebbe attraversato la Terra in sella alla sua motocicletta in cerca di un posto dove trovare la sua casa».[31]
Infine, durante l'estate del 2004 (quindi dopo la fine di Angel), si propose un film su Spike.[32] Il film sarebbe stato diretto da Tim Minear e avrebbe visto come cast James Marsters e Amy Acker e in cui avrebbe figurato Alyson Hannigan.[33] Fuori dal Saturn Awards del 2006, Whedon annunciò di aver pensato ad alcuni attori, ma senza risposta da questi.[34]
In un'intervista da partel Sci-Fi Wire, Sarah Michelle Gellar accese però delle nuove scintille riguardo alla produzione di un lungometraggio che riportasse il suo ruolo icona sul grande schermo: «Mai dire mai,» disse. «Una delle ragioni per cui [il film originale di Buffy] non funzionò bene al cinema, e non fu per colpa di Kristy come la gente dice, è che la storia si raccontava meglio in un lungo arco di tempo, e mi preoccupa una Buffy dall'inzio-metà-fine così breve [...] Mi mostri la sceneggiatura; mi mostri che funziona, mi mostri che il pubblico approva ciò, e probabilmente io sarò lì. Queste sono state le cause della mia esitazione».
Note [modifica]
^ Wahoske, Matthew J., "Nielsen Ratings For Buffy The Vampire Slayer, Angel, And Firefly", Insightbb.com (2004).
^ "The Dual Network Rule." Commissione federale delle comunicazioni (15 maggio 2001): "«Le quattro emittenti televisive sono tra i media gli unici a raggiungere con le loro abilità un pubblico ampio»".
^ Kaiser Family Foundation, Generazione M: I Media nelle vite dei ragazzi tra gli 8 e i 18 anni", Kff.org (9 marzo 2005)."
^ Billson, Anne, en:Buffy the Vampire Slayer (BFI TV Classics S.). Istituto Britannico Lungometraggi (5 dicembre 2005), pp24–25.
^ Havens, Candace, en:Joss Whedon: The Genius Behind Buffy Benbella Books ( 1° maggio 2003), p51. Fran Kuzui discusse anche Buffy in Golden, Christopher, & Holder, Nancy, Watcher's Guide Vol. 1. Simon & Schuster ( 1° ottobre 1998), pp247–248.
^ Golden, Christopher, and Holder, Nancy, Watcher's Guide Vol. 1. Simon & Schuster (1° ottobre 1998), pp249–250
^ SF Said, "Intervista con Joss Whedon da SF Said", Shebytches.com (2005).
^ en:Fighting the Forces: What's at Stake in Buffy the Vampire Slayer"
^ Topping, Keith "Slayer". en:Virgin Publishing, (1°dicembre 2004), p7
^ "Stake Out", Entertainment Weekly (26 febbraio 2003).
^ Vari autori, "Fran Kuzui" e "Kaz Kuzui", Internet Movie Database(aggiornato al 2006).
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